Questa volta cambio genere e faccio un post prettamente da donna e vi voglio parlare di “quei giorni” del mese. Sì, di quella settimana odiosa in cui siamo dipendenti da assorbenti e quant’altro e viviamo in uno stato di tensione nervosa che la Guerra Fredda in confronto è Woodstock.
Non ho mai trovato nessuna donna che dica: “Non vedo l’ora che mi arrivi il ciclo!”.
In realtà sì, cioè quando quei giorni cadono proprio a ridosso delle ferie: in quel caso non vediamo l’ora che si diano una mossa per essere pronte e “libere” in vacanza.
Non ho trovato una magica soluzione che ci liberi dal fatto che una volta al mese le mestruazioni vengano e con loro tutto ciò che fisicamente e emotivamente comporta, ma ho trovato un piccolo aiuto che di sicuro toglie il disagio di assorbenti e tamponi (con prurito, cattivi odori e fastidi che comunque portano). Questa soluzione si chiama Coppetta Mestruale (non voglio fare nomi di marche, ma poi capirete perché) e, vi confesso, anch’io ero molto restia a provarla.
Prima della gravidanza me ne aveva parlato una mia amica e avevo visto qualche post su Facebook a riguardo, ma ero molto spaventata all’idea di usarla. Intanto un recipiente che tiene tutto il sangue lì e che poi è da svuotare e riposizionare mi lasciava un po’ perplessa, quasi schifata anche se il sangue comunque era mio. Poi a vedere quelle foto l’idea di mettermi una specie di imbuto capovolto di dimensioni comunque più grande di un qualsiasi tampone interno mi faceva un po’ paura: cioè quella “cosa ” laggiù ci sta???? E vedendo le dimensioni immaginavo il fastidio che potevo provare a avercela sempre lì inserita. Insomma…ho lasciato stare la curiosità che comunque avevo per continuare con i miei ben più sicuri assorbenti esterni e interni usa e getta: li prendi, li metti, li usi e li getti, cosa c’è di più comodo.
Poi ho partorito.
Ho avuto lochiazioni abbondanti i primi giorni e poi più leggere per circa 40 giorni, per cui via di “pannoloni” per tutto questo tempo, fra l’altro usandone di sbagliati su consiglio dell’ostetrica del corso pre-parto (ho fatto un post dopo quanto provato con i consigli su quali usare dopo la mia esperienza) che mi avevano lasciato una bella irritazione in tutta la zona, che già di per sé era bella “provata” dal parto naturale. Finite le lochiazioni sono stata una settimana “free” e dopo una settimana mi è arrivato il capoparto -simpatico, io con l’allattamento esclusivo speravo di essermi liberata per qualche mese in più di quelle antipatiche!!-, per cui di nuovo una settimana abbondante di assorbenti. Una settimana libera e poi ancora il ciclo -evvabbè!!! non è che i nove mesi di assenza li devo scontare tutti subito!!!-. In pratica il 2 mesi e mezzo ho avuto due settimane senza assorbente e, partendo da una megairritazione da panno+mutanda di rete, non è stato per nulla piacevole dover continuare a tenere la zona “sotto coperta”.
Mi ero veramente, veramente stancata di quei dannati assorbenti, ero a un punto di non più tolleranza e mi è tornata alla mente quella storia delle coppette, per cui ho approfondito un po’ l’argomento. Intanto le mie paure dell’inizio erano sparite perché
-la perplessità di svuotarla mi è passata pensando a quante volte quando mi cambiavo l’assorbente mi sporcavo nel cavarlo o, nei giorni di flusso abbondante, mi ritrovavo comunque macchiata. Poi informandomi ho scoperto che in realtà il sangue è veramente poco rispetto a quanto appaia in un assorbente normale, per cui non rischiavo di inondarmi allo svuotamento della coppetta;
–da “laggiù” è passata una Topina, vuoi proprio che non ci stia quella cosa???
-leggendo i commenti di chi la provava tutte dicevano che non si sentiva e che se la dimenticavano, vuoi proprio che si siano tutte rincitrullite e mentano per non si sa bene quale motivo??
Sempre leggendo qua e là ho poi trovato informazioni sulla questione igienica: il rischio di infezioni quali Candida con la coppetta è in realtà inferiore rispetto all’uso degli assorbenti perché non altera il microclima e l’umidità della “patonza”. Detta così suona molto come se parlassi della foresta amazzonica, ma di fatto è il caldo e un’umidità più elevata che fa sì che proliferino i funghi come appunto la Candida e tenere un pezzo di plastica assorbente là sotto non aiuta!
In più rispetto agli assorbenti interni è più pratico perché, essendo di silicone medico, riduce il rischio di SST (sindrome da Shock Tossico), una malattia che può essere anche letale se non curata in tempo. Questo perché la sindrome è dovuta allo sviluppo di una tossina dello St. Aureus, un piccolo mostriciattolo che abbiamo naturalmente in alcune parti del corpo, fra cui la vagina, che, “irritato” dalla presenza di un qualcosa di estraneo (vedi il tampone) decide di punto in bianco di sparare tossine mortali (la situazione è ovviamente romanzata, ma rende molto chiaro il processo per cui si attiva il tutto N.d.R.). Il materiale della coppetta, ossia il silicone medico, non è visto come estraneo per il nostro corpo (tant’è che è usato largamente in ambito sanitario proprio per il bassissimo rischio di infezione che il materiale stesso ha), per cui anche il rischio di TSS è minimo. Ciò significa che si può tenere anche 12 ore senza rischi, quindi si può tranquillamente fare una giornata al mare o in piscina senza dover per forza andarsi a cambiare.
Sempre rispetto agli assorbenti interni la coppetta raccoglie solo il sangue mestruale, mentre non va assolutamente ad alterare la normale lubrificazione vaginale (ma come parlo bene?!?) che invece viene assorbita dal tampone, in questo modo non si avrà la sensazione di avere una spugna che gratta lì dentro quando si fanno alcuni movimenti. Infine, rispetto agli interni, si “aggancia” alle pareti vaginali con un sottovuoto: in pratica se la si posiziona bene non rischi di “partorirla” (a me capita spesso quando vado in bagno e magari l’assorbente è un po’ “pieno”).
Poi ci sono altri vantaggi da considerare: la coppetta è riutilizzabile e dura dieci anni, il costo è variabile dai 15 ai 40 euro (diffidate da quelle a 3€, non sempre sono certificate!). Ciò significa un considerevole risparmio (pensate a quanto costa un solo pacco di assorbenti) e anche un bene per la natura (ricordiamo che gli assorbenti non sono riciclabili né biodegradabili).
E allora mi sono decisa: dopo aver valutato il mio pavimento pelvico, il mio flusso e aver trovato la mia cervice per capirne l’altezza ho letto alcuni post di esperte e ho ordinato la mia bellissima coppetta!!!
E’ arrivata in pochi giorni e, dopo averla sterilizzata, l’ho subito provata a inserire: mi sono data ai tutorial su YouTube su pieghe varie (una volta li guardavo sul trucco!!!) e ho provato a testare. Vi dirò, considerando che la lubrificazione nei giorni senza il ciclo è minore pensavo di far fatica e invece TAAAC…in un attimo su e senza nessun tipo di dolore o fastidio. Si è aperta subito bene dalla piega che avevo scelto (ho provato quella a C e a tulipano) e ho provato a vedere se aveva fatto il vuoto provando a “tirare” leggermente il gambo per vedere se teneva. E teneva!!! A toglierla, invece, ho fatto più fatica: va tolto il sottovuoto cercando di inserirsi col dito fra la parete vaginale e la coppetta prima di tirare per farla uscire, oppure “pizzicando” il fondo finché la resistenza non si avverte più. Tirare senza aver tolto il sottovuoto a lungo andare crea danni, ma anche su questo argomento ci sono dei tutorial su YouTube.
Poi l’ho provata durante il ciclo: è veramente come non averla!!! Sono andata in giro con la Topina e Uomo, ho fatto ore di macchina, ginnastica e ballato. Ma anche se si escludono queste cose ho una Nana di quasi 8 mesi e già così faccio i salti mortali!! A parte il primo giorno, ma perché avevo il gambo un po’ lungo e l’ho dovuto tagliare un pelo, era veramente come non avere il ciclo. Ho anche tenuto un salvaslip per sicurezza e a parte qualche macchiolina da “canale sporco” (ossia il sangue che esce durante il cambio e che quindi non viene raccolto) nessun problema.
Devo dire che devo essere stata molto fortunata, non è così facile come sembra e anche io ho notato una bella differenza fra il metterla e toglierla le prime volte e metterla e toglierla alla fine del ciclo, perché comunque è anche questione di manualità e praticità: bisogna centrare la cervice, per cui sapere dove si trova (io la “studiavo” quando cercavamo Topina, per cui sapevo già più o meno dove trovarla!), acquisire la corretta manualità per inserirla e toglierla…insomma, se acquistate la coppetta giusta per voi non arrendetevi al primo ciclo se vedete che non sembra così facile!! Io mi ricordo quando a 12 anni dovevo mettere l’assorbente nelle mutande che le ali mi si accartocciavano sempre e lo mettevo sempre o troppo su o troppo giù (in realtà dico 12 anni, ma mi capitava anche prima di rimanere incinta, soprattutto la mattina presto), o le prime volte che andavo al mare con l’assorbente interno, che per paura di “perderlo” (chissà dove credevo scappasse) lo inserivo pochissimo per cui dopo un bagno mi ritrovavo con un assorbente ben intinto di acqua di mare (e che igiene!!!).
Come detto sopra è importantissimo trovare la coppetta giusta per ogni donna, se no sì che può dare problemi. Io credevo che ne esistesse una marca sola, poi cercando mi si è aperto un mondo!
Prima di tutto bisogna distinguere l’età e i parti naturali di ogni donna: diciamo che in linea di massima sotto i 30 anni e senza parti si prende la dimensione più piccola e sopra i 30 o con uno o più parti naturali si prende la misura più grande, perché di solito ci sono per ogni coppetta due taglie.
Poi bisogna considerare la tonicità del pavimento pelvico, ossia quanto i muscoli che servono per trattenere la pipì lavorano. Infatti anche le coppette hanno una tonicità diversa: ci sono quelle più morbide o quelle più rigide e, per esempio, mettere una coppetta molto rigida in un pavimento pelvico poco tonico è sbagliato perché i muscoli non riusciranno a “tenerla su” (è come tenere un bicchiere con una mano che non riesce a chiudersi del tutto, cade).
L’altezza della cervice va valutata perché ci sono coppette diverse per chi ha una cervice più alta rispetto a una donna che ce l’ha più bassa, se la seconda prende una che va bene alla prima probabilmente se non esce con il fondo poco ci manca e ovviamente crea disagi.
Poi è bene valutare anche l’entità del flusso: a parità di caratteristiche una donna con un flusso maggiore avrà bisogno di una coppetta più capiente rispetto a una che ha un flusso scarso.
E infine è da tenere in considerazione se ci sono particolari problematiche che potrebbero necessitare di una coppetta morbida anche se tutte le caratteristiche sono da coppetta tonica o semitonica: emorroidi, fastidi e infiammazioni ricorrenti, cistiti o episotomie o suture importanti da parto necessitano una valutazione per scegliere la coppetta e vanno tenute in considerazione.
Io non sono di certo un’esperta, per cui vi lascio i link di siti qui, qui e qui che spiegano meglio tutto quanto, ma è facile trovare informazioni anche in autonomia tramite Google e pure sui social.
Altra cosa fondamentale è cercare dove acquistare la propria coppetta una volta scelta: non fissatevi a cercarla nei negozi o nelle farmacie perché trovarle non è così facile (alcune sono molto diffuse, ma altre non sono nemmeno ordinabili in farmacia). Esistono dei siti fra cui questo che sono specializzati nella vendita di coppette online e sono siti SICURI che vendono coppette SICURE (come già detto diffidate fortemente da quelle che vende amazon a 3€, anche se la mia l’ho presa lì ero sicura che fosse certificata e il costo era comunque 15€ in offerta!).
Insomma tutta questa storia per dirvi che una come mei che fino a due anni fa era per il MAI QUELL’ARNESE!! adesso si pente di non averlo preso prima, per cui non limitatevi a non credere alla sua utilità perché non è diffusa (anche se si sta largamente diffondendo) o per paura di essere troppo “innovative” (mi ero dimenticata di mettere questa fra le mie remore all’inizio!) o per qualsiasi altro motivo senza prima esservi informate bene perché come già detto ci si guadagna di saccoccia (e io sono molto tirchia e ci guardo), di salute (è più igienico) e anche l’ambiente ringrazia un po’!
Ho cercato di essere il più chiara possibile nello spiegare il tutto (me lo perdoneranno le esperte) e spero di non aver sconvolto troppe di voi. Comunque W LA COPPETTA!!